I MORTI DI PIOPPETTI
Andavamo per selve
e scansavamo i ricci di castagno
col sottile bastone
tutto intagliato con il temperino.
Tanto desiderato quel bastone lo avevo, allora
che nemmeno la zuppa ci avevamo!
La strada polverosa era deserta,
ed eravamo attenti a ogni frusciare
dentro e dietro i cespugli
col timor delle serpi e di SS (esse-esse).
La meta era Fibbialla
e sotto il sole
Montigiano bruciava dietro a noi
con fiamme lunghe come il campanile.
Papà teneva un dito sulle labbra
ed era cupo,
col cappello scuro.
"Fortuna li hanno tolti !" disse piano.
"Cosa, papà?" - " Quei morti.
Sette impiccati
col filo spinato."