EPILOGO
Il sole corrompe pareti di lamiera,
fruga nell'intimità del pensiero
collane di STOP.
Gatto sornione
attende che mi spogli
degli abiti di carta
per rubare le ultime idèe,
medaglie da lasciare ai figli
per tempi migliori.
Non serve il bla-bla legalizzato
del vecchio avvocato
ciccante sigari passabilmente odorosi
dietro la porta tarlata.
Non perdo le idèe di tasca,
non sono un cliente.
Guardano un punto fisso sulle scale
nel salutarmi.
Vado a incollare sospiri
e l'urlo alzerà i coriandoli
rimasti per strada.