RICORDO DI MIO PADRE
Scruta pensieroso un tramonto
- la testa reclina - oppure
strizza l'occhio all'aurora
dietro un sogno
appannato dagli anni.
Un sorriso breve
si scalda di papaveri accesi.
Oro di girasoli
argento d'olivi
lo sfarzo delle tele scarne.
Risaie e cieli,
verdi e azzurri,
colori della monotonia.
Bianco e nero,
umorismo, ironia.
Suole sporche d'ocra
e di terre brune.
Tubetti spremuti a metà
gettati come semi sul sentiero.
Passi dondolanti
sulle gambe arcuate.
Orme grandi, profonde,
di gigante buono.