PISA, OGNI VOLTA...
Là dove il cielo incontra i tuoi ponti
sugli spazi aperti del fiume
si segnò questa vita
strana come la torre
alla cui ombra madre Chiesa
accolse la sua figlia ribelle.
Ed oggi ti ritrovo - Pisa -
nella primavera scoppiata
in fuochi d'artificio di stracci
sopra un cielo basso,
il prato di Piazza dei Miracoli
dove sognano o riposano
i santi sbagliati di questo secolo.
Alle anse del corso d'argilla
mi sporgo a contemplare
notti che più mi appartengono.
Stupori di quarantenne da poco desta.
E mi perdo nelle campagne
in fauci d'arcate
che al terreno di rustici solinghi
s'aprono ad inghiottire
spianate di ranuncoli.
Sullo sfondo di monti cavi
recitano le pietre amori eterni.