IL FIUME CANTA
Mai domato amore,
scalpiti a trovar giovinezza
sull'asfalto bagnato
nei mattini teneri d'erba.
Hai suoni di tam-tam,
di pelli di cerbiatto
percosse da piedi nudi,
mormorii di ruscelli,
voci d'inesplorati paradisi.
Le forcine perdute
hanno tenuto il posto sul muschio
e l'orma della mano
s'è protetta di foglie.
Fughe di conigli e colombe.
L'ombrello del prestigiatore
ha mazzi colorati
che s'aprono improvvisi
come improvvise danzano fontane
e sorgono fumate bianche.
E la realtà ingrandita
ha canne enormi d'organo
e cori di giganti pioppi.
Il fiume canta.